Problematiche dell’infanzia

Quotidianamente ci imbattiamo in bambini che evidenziano problemi Neurologici e Comportamentali  fin dalla nascita, oppure in bambini, spesso bellissimi che sembrano crescere sani, ma che nei primi anni di vita, improvvisamente subiscono un crollo di gran parte delle capacità acquisite, oppure in bambini di età scolastica che fanno difficoltà ad affrontare le sfide e gli schemi che la società impone.

Ai poveri genitori sembra cadere il mondo addosso e subentrano la paura e lo sconcerto; non si sa cosa fare, dove andare, con chi parlare e di chi fidarsi.

Oggigiorno i disagi infantili (Disturbi del comportamento, Iperattività, Deficit di attenzione, Autismo, Disturbi psico-motori, Sviluppo deficitario, etc.) potrebbero essere affrontati con diversi approcci,  anche se c’è una certa disinvoltura, da parte di alcuni professionisti, a ricorrere all’utilizzo di potenti psicofarmaci. Milioni di bambini nel mondo devono assumere psicofarmaci, con un incremento costante del “mercato del disagio infantile” e con una riduzione dell’etica professionale.

Molti comportamenti infantili che un tempo sarebbero stati considerati solo “inadeguati”, oggi sono invece considerati “patologici”, classificando i Bambini come Malati Mentali; in Italia circa 1.000.000 di bambini corrono il rischio di essere etichettati Malati Mentali.

Ma siamo certi che questa sia la realtà? Siamo sicuri che la stabilità emotiva dei bambini debba avvenire attraverso il rischioso utilizzo di psicofarmaci, considerando gli esiti incerti e le conseguenze nefaste? 

Il Dialogo, l’ascolto del bambino ed il rispetto delle sue esigenze, soluzioni pedagogiche e didattiche personalizzate, il ricorso a terapie naturali scientificamente testate, dovrebbero essere prese in considerazione prima di ricorrere a cure dagli esiti incerti, per non dire devastanti; la bioetica ci ricorda che è in gioco la salute del bambino, la sua felicità, il suo futuro e quello dell’umanità e non è permesso a nessuno di improvvisare o provocare gravi danni collaterali somministrando psicofarmaci.

PARTECIPARE AL PROGETTO ENTUSIASMO

Con la realizzazione del Progetto Entusiasmo, i professionisti del Centro Studi e Ricerche Euronatur concretizzano il desiderio di sostenere e guidare i bambini nel loro cammino evolutivo all’interno di una società difficile, in concerto con la famiglia, gli istituti scolastici e gli operatori sanitari, attraverso esperienze pedagogiche, formative e psico-emozionali che migliorino l’interazione ed il dialogo tra genitori e figli, il tutto in un contesto Naturale.

Il progetto è dedicato a bambini ed adolescenti fino ai 14 anni,  in quanto lo stato psico-fisico e l’educazione morale e culturale dei primi 2 settenni di vita meritano molta attenzione: è in questo periodo che vengono forgiati qualitativamente i singoli uomini di domani e  quindi l’orientamento futuro della nostra società. 

L’Equipe di professionisti EURONATUR invita tutti coloro che hanno quotidianamente a che fare con bambini e ragazzi a:

  1. a)  Riflettereed Informarsi attentamente sulle vere origini di queste “malattie mentali” infantili;  
  2. b)  Richiamaretutti gli attori in gioco ad una maggiore presenza e responsabilità nell’approccio educativo della moderna infanzia;  
  3. c)  Proteggerei diritti dei Bambini e dei Genitori alla completa libertà di scelta;   d)  Sensibilizzarela cittadinanza sui rischi di abuso  di sostanze psicoattive.   
  4. e)  Invitare i Genitori ad avvicinarsi al Mondo della Natura, dove è possibile lasciare andare gli stress e le tensioni quotidiani e far vivere ai propri Bambini nuovi orizzonti e spazi dove poter esprimere la loro creatività.

Nel Progetto Entusiasmo la Natura è fondamentale, poiché essa è Ritmo, Armonia, Vita; il  contatto con la Natura, migliora la relazione Bambini – Genitori – Educatori Scolastici.

Le attività programmate, vengono effettuati in strutture residenziali immersi nella natura incontaminata.


PSICOFARMACI AI BAMBINI

“L’amfetamina (Ritalin)  nuova frontiera del marketing farmaceutico”

Articolo a cura dall’Associazione “GIU LE MANI DAI BAMBINI (www.giulemanidaibambini.org)

Migliaia di genitori, anche in Italia, stanno cedendo alla tentazione di tener buoni i figli a suon di pasticche. L’amfetamina è la droga che Hitler assumeva costantemente per reggere allo stress della guerra: con conseguenze devastanti sulla sua salute psichica e nervosa.

Questa droga viene prescritta a bambini dai 5 anni in su, in “Centri Specializzati”, istituiti dalle regioni, su indicazione del Ministero della Salute!!!  E chi viene portato in questi Centri?

Bambini con diagnosi di ADHD, ovvero Disturbi dell’Attenzione ed Iperattività.

Questa sindrome, la cui diagnosi è allargata a dismisura da neuropsichiatri infantili compiacenti (e soprattutto che hanno bisogno di lavorare… senza l’ADHD il 90% dei neuropsichiatri infantili era disoccupato!!…) finisce per coinvolgere migliaia di bambini un pò discoli, poco attenti, poco rispettosi delle regole scolastiche, ma non certamente malati mentali!!

D’altronde, alzi la mano chi da piccolo non è stato un po’ ribelle !!!