Postura e Problematiche Osteo-Articolari

La posizione ortostatica o Postura è una caratteristica della specie umana ed è funzione indispensabile alla sopravvivenza.

L’uomo si erge in piedi (opponendosi alla forza di gravità) quasi non accorgendosi dell’attivazione di muscoli, tendini e dell’impegno delle articolazioni.

A mantenere la postura entro valori fisiologici intervengono complesse regole di biomeccanica (Corretto assetto strutturale scheletrico) e di neurofisiologia (mantenimento costante del Tono muscolare), che devono controbilanciare anche stati psico-emozionali alterati (ansia, depressione, problemi affettivi e sentimentali, etc..), visto che il tono dell’umore si ripercuote sul tono muscolare  (come ampiamente dimostrato dalle moderne ricerche di neurofisiologia); persone stressate, agitate, stanche o scarsamente attive, depresse, che stanno a lungo in piedi senza muoversi, persone in sovrappeso, persone anziane, fanno difficoltà a mantenere il tono muscolare.

Un’errata Postura può determinare conseguenze (anche degenerative) a livello di:

  1. apparato locomotorio comprensivo di problematiche dentarie e di masticazione, deviazioni della colonna (scoliosi, cifosi, lordosi), dolori articolari diffusi (cervicali, spalle, anche, ginocchia), forme artrosiche, sciatalgie, lombalgie, tendiniti, pubalgie, talloniti, piede piatto o cavo, etc..
  2. disturbi generalizzati: insufficienza circolatoria alle gambe, cellulite, gonfiori alle caviglie, stanchezza alle gambe, cefalee, nevralgie del trigemino, ronzii auricolari, perdita dell’equilibrio e deambulazione scoordinata, problemi oculari, alterazioni dei ritmi biologici (veglia-sonno, ciclo mestruale), disturbi neurovegetativi,

Una corretta postura consente l’equilibrio durante il movimento e la pratica di attività sportivo-motorie, garantendo una migliore performance (a parità di condizioni di allenamento, alimentazione, gesto motorio, età, sesso), una minor spesa energetica e assenza di dolore.

  • Negli atleti di livello agonistico internazionale, il più piccolo squilibrio posturale produce notevoli danni sulla performance e rischi traumatici (tendinopatie, contratture e stiramenti muscolari, fratture da stress, accumulo di acido lattico, minor resistenza alla fatica, maggior predisposizione agli infortuni).
  • Nell’anziano, il mantenimento del tono muscolare, è fondamentale poiché con l’avanzare dell’età si tende a perdere questa condizione, con ripercussioni sullo stato di salute globale.